L’insegnamento. Complessità e (auto)celebrazione di una professione-vocazione meravigliosa.

Dopo quasi trent’anni di insegnamento… ogni tanto, non posso non tornarci su e ri-condividere…

Ogni tanto ri-condivido e … non c’è niente da fare: le “cose” più belle, quelle emozionanti (tante), e che danno le soddisfazioni più profonde e autentiche, non finiscono nel curriculum e non si possono “quantificare” né, tanto meno, “misurare” nei loro effetti/implicazioni/ricadute, ancor di più adottando i metodi/gli strumenti di valutazione tradizionali.

La meraviglia dell’insegnare é la celebrazione di una “relazione” sempre unica.

Ne parlo spesso, anche con Colleghe e Colleghi, docenti sia nell’Università che nella Scuola…

📌 Questa/o professione/mestiere/lavoro/arte/azione/relazione (vocazione) dell’insegnare e dell’educareperché, prima di tutto, siamo/dovremmo essere “educatori” – pur con tutte le responsabilità, le difficoltà, le complicazioni, le criticità, gli errori e i fallimenti che comporta (si tratta di una relazione complessa) regala, anche e soprattutto, sfide e soddisfazioni (ma anche errori, da cui ripartire, e, talvolta, amarezze) che – ho sempre pensato – pochissimi/e altri lavori/professioni/arti possono regalare/donare nel corso della propria esistenza; e ti coinvolge a tal punto, ti riguarda a tal punto, ti emoziona a tal punto, ti prende a tal punto – ci sei, completamente, “dentro” (💥”dentro” vs “fuori” – ne parlo fin dalla metà degli anni Novanta come di una delle “false dicotomie”) … altro che “osservatore esterno” (principio epistemologico confutato, peraltro, anche dalle cd. scienze esatte) – ;  ti chiama in causa a tal punto che le cose più belle, straordinarie, meravigliose che ti possano capitare – e che, appunto, per intendersi, non sono né quelle che si inseriscono nel curriculum vitae, né tanto meno quelle che vengono “valutate” a più livelli (da organismi funzionali a ben altre logiche) – non le puoi/non le potresti raccontare (forse, soltanto alle Persone amate ed agli Amici più veri e… meno invidiosi), a meno che non si accetti il rischio calcolato (o voluto) di cadere nell’auto-celebrazione/esaltazione più spinta ed evidente.

📌 Dal momento che, anche il racconto/la narrazione più “obiettivo/a” e “modesto/a” di questa relazione impegnativa, faticosa, meravigliosa, unica e imprevedibile, intimamente sistemica, rischia di tramutarsi (e apparire), in ogni caso, non nell’esaltazione e valorizzazione della “relazione” stessa, bensì nel più incredibile e surreale auto-elogio/elogio di sé stessi.

📌 Rischia di tramutarsi, in altre parole, in mera celebrazione di sé stessi, della propria capacità/bravura/sensibilità (?) e delle proprie competenze, proprio perché, al di là delle singole e specifiche personalità di ognuna/o, la “relazione” è sempre, nel bene e nel male, profondamente sistemica. Con tutte le implicazioni e considerazioni che ne potrebbero discendere.

📌 E sono proprio la qualità (concetto multidimensionale che andrebbe sciolto) e la complessità di questa “relazione” meravigliosa, ma straordinariamente impegnativa e gravosa in termini di responsabilità, a richiedere una sensibilità ed una capacità nell’andare incontro all’Altro da Noi, agli Altri; a richiedere una sensibilità particolare e la capacità di un “ascolto” autentico e non simulato; a richiedere caratteristiche – a mio avviso – fondamentali (in ogni situazione/contesto) come la modestia, la capacità di mettersi in discussione e, ancor di più, di sentirsi mettere in discussione.

📌 Altrimenti, la “relazione educativa” inevitabilmente verrà meno, al di là di tante parole e buone intenzioni, al di là di tanta comunicazione (?) prodotta e di sofisticate strategie di marketing, lasciando spazio ad altri tipi di relazione o alle logiche degli “effetti speciali”, delle grandi abilità retoriche, del digitale confuso, più o meno in maniera voluta e/o strumentale, con la metodologia e la consapevolezza epistemologica**; oppure, deriva ancor più rischiosa, lasciando spazio alla logica/prassi del docente/insegnante – come lo definisco da tempo – in “modalità influencer, abile persuasore e motivatore, ancor più abile e comunicativamente efficace nel far apparire tutto “facile” e “a portata di mano” – ho parlato, in tempi non sospetti, di egemonia di quella “ideologia della semplificazione e della facilitazione totale**che ha prodotto, nel tempo, danni incalcolabili. Insomma, un docente/insegnante poco attento proprio alla dimensione relazionale, complessa e sistemica dell’insegnamento. Non da oggi, purtroppo, modalità e pratiche molto (e)seguite, oltre che celebrate.

Insomma, altro che “cultura della complessità”, altro che multi/inter/transdisciplinarità: sempre più evocate, confuse ma, soprattutto, sempre più disattese e ostacolate, proprio all’interno delle istituzioni educative e formative! Anche in sede di valutazione (?) della didattica e della ricerca. Salvo poi lamentarci di tutti coloro che, sia livello “micro” che a livello “macro” della prassi organizzativa e sociale, puntano con la massima determinazione, oltre che senza alcuno scrupolo, proprio a semplificare tutto, anche ciò che non è semplificabile (pensiero, linguaggio, apprendimento, educazione, comunicazione, democrazia etc.). Ripeto, in tal senso, la mia cara, vecchia e amata, formula per definire ciò che, di fatto, continua ad essere perseguito un po’ a tutti i livelli del Sociale e del Politico: “soluzioni semplici per problemi complessi” (1995-1996).

E, al solito, per sgombrare il campo da ogni dubbio/ambiguità su “complessità” e “semplificazione”, richiamo una mia (ormai) datata definizione-mantra: “L’opposto della complessità non è la semplificazione, bensì il riduzionismo!” (cit.).

Buono studio, buon insegnamento e buona ricerca a tutte/i!

⬇️⬇️✳️

Come sempre, condivido percorsi di approfondimento e ricerca nelle tante dimensioni e questioni correlate:

Una nuova necessaria educazione (formazione) per l’era degli ecosistemi interconnessi significa affrontare il passaggio dalla linearità alla complessità, dall’ordine al caos. Rilanciare  la filosofia e il pensiero critico scientifico. Ricomporre la frattura tra l’umano e il tecnologico“(cit.)

“La questione delle questioni (l’Educazione) non è più – e, a mio avviso, non lo è mai stata – semplicemente ripensare “l’educazione digitale” o “l’educazione ai media”.

La questione delle questioni è ripensare a fondo educazione e formazione (dimensioni complesse e strettamente interdipendenti).

  • ripensare a fondo Scuola e Università, ma, rispetto al passato anche recente, avendo il coraggio e l’autorevolezza di ripensarle “insieme” e non come due entità separate (in ballo, peraltro, la vecchia, vecchissima questione della “formazione dei formatori”);
  • ripensare a fondo i processi educativi, lo spazio relazionale e comunicativo che caratterizza le istituzioni educative e formative, non ragionando soltanto sul breve periodo, bensì definendo obiettivi e risultati che non potranno che manifestarsi soltanto nel “lungo periodo” (il punto dolente del problema).

Attualmente, lo sostengono un po’ tutti, ma quando arriva il momento di mettere in pratica…emergono le differenze e le distanze, in termini di approccio, epistemologia e metodologia/e. (Dominici, 1995-1996 e sgg.)”.

Di seguito, il link per accedere ai numerosi contenuti del testo:

✅➡️ https://pierodominici.nova100.ilsole24ore.com/2020/02/09/leducazione-ee-la-democraziatra-conformismi-e-propensione-allaccodamento-culturale/?fbclid=IwAR2TVlG-VtsXWLoWNNBvBUHmWdP6rqFhLD7M_JSeKz12A7xCWloe2QfosIk

“Il nesso tra Nuovo Contratto sociale e educazione” (cit.)

Un approccio e percorsi di ricerca dal’95

As always…

 

🌐 “Education is Citizenship, Education is Inclusione, Education is Democracy (Education and not Indoctrination)” #quote

Starting with my definition ‘Democracy is complexity’ (quote) which I proposed back in the mid-1990s.

“The weak link of democracy and the challenges of educating toward global citizenship. #Prospects (2022). #UNESCO

➡️ Here’s the link: https://link.springer.com/article/10.1007/s11125-022-09607-8#citeas

Education is a #HumanRight not a privilege!

 

🟥 “📌 Education is not a privilege but – I would add – until now it has been. (Always taking care not to confuse ‘education’ and ‘indoctrination’) (quote)

Springer Nature #PeerReviewed

👉 https://doi.org/10.1007/s11125-022-09607-8

 

🌐Abstract🌐

📌 Before discussing the prospects for educating young people toward becoming global citizens, we must ask ourselves: is global citizenship reality or illusion? What can be stated is that plain citizenship itself can no longer be considered merely a legal or judicial question.

📌 Today, citizenship is only partially linked to rights and duties deriving from the recognition of an individual as belonging to a community (local, national or international). Future citizens of the digitally hyper-connected global village face two dangers: simulation of participation and the illusion of having a less asymmetrical relationship to power.

📌 The rules of engagement are not being written by legislators but by agencies producing and sharing knowledge; citizenship (global or otherwise) is intimately correlated with access to quality education.

 

Three concepts form the basis for educating toward global citizenship:

– 1️⃣ awareness that citizenship and education are inseparable,

– 2️⃣ awareness that democracy and education are inseparable, and

– 3️⃣ awareness that democracy is complexity** (quote).

 

🌎 Global citizenship: Reality or illusion?

👉DOI: 10.1007/s11125-022-09607-8 (to be continued)

🌐🌐🌐

I share with pleasure a (very) short selection of scientifc publications:

🟥 #ComplexSystems #SistemiComplessi #complexity #complejidad #complexité #education #educazione #SystemicChange #ParadigmShift #transdisciplinarity #transdisciplinarità #TransformingEducation #Hypercomplexity #HumanEcosystems #method #methodology #epistemology #Error #unpredictability #SciArt 🟥

⬇️⬇️⬇️

1.”From Emergency to Emergence. Learning to inhabit complexity and to expect the unexpected”, in

Scientific Journal
Year 2023/1 – English 
PP. 135-151

🌎 Pdf 👉 https://academia.edu/resource/work/99942554

 

⬇️⬇️⬇️

2.Dominici, P. The weak link of democracy and the challenges of educating toward global citizenship. Prospects (2022). UNESCO

 https://link.springer.com/article/10.1007/s11125-022-09607-8#citeas

👉 https://doi.org/10.1007/s11125-022-09607-8 Springer Nature – #PeerReviewed

________________

 

⬇️⬇️⬇️

 3.”The Digital Mockingbird: Anthropological Transformation and the “New Nature”, in World Futures.The Journal of New Paradigm, Routledge, Taylor & Francis, Feb. 2022.

https://doi.org/10.1080/02604027.2022.2028539  

Pdf https://www.academia.edu/71030619/Research_Article_The_Digital_Mockingbird_Anthropological_Transformation_and_the_New_Nature

__________________

⬇️⬇️⬇️

4.”La Gran Equivocación: Replantear la educación y la formación virtual para la “sociedad hipercompleja”, in “Comunicación y Hombre”.Número 18. Año 2022

https://doi.org/10.32466/eufv-cyh.2022.18.701.23-38

👉 https://academia.edu/resource/work/71194859

#PeerReviewed

_______________

⬇️⬇️⬇️

5.”Beyond the Darkness of our Age. For a Non-Mechanistic View of Complex Organization as Living Organisms” in RTSA

👉 http://rtsa.eu/RTSA_2_2022_Dominici.pdf?fs=e&s=cl

#PeerReviewed

__________

⬇️⬇️⬇️

6.”From Below: Roots and Grassroots of Societal Transformation, The Social Construction of Change”, in CADMUS, 2021

http://cadmusjournal.org/article/volume-4/issue-5/essay5-social-construction-change

#PeerReviewed

⬇️⬇️⬇️

 

7.”Educating for the Future in the Age of Obsolescence”,

This article was peer-reviewed and selected as one of the “outstanding papers” presented at the 2019 IEEE 18th International Congress.

👉 https://academia.edu/resource/work/44784439

 #PeerReviewed

—————————

⬇️⬇️⬇️

8.”For an Inclusive Innovation. Healing the fracture between the Human and the technological*”  

👉 https://link.springer.com/article/10.1007/s40309-017-0126-4/    in European Journal of Future Research, SPRINGER

#PeerReviewed

______________

⬇️⬇️⬇️

9.”A New Paradigm in Global Higher Education for Sustainable Development and Human Security”, November, 2021 in CADMUS, Vol.IV, 2021.

👉 https://www.cadmusjournal.org/article/volume-4/issue-5/new-paradigm-global-higher-education  

#PeerReviewed

________________

⬇️⬇️⬇️

10.”Controversies on hypercomplexity and on education in the hypertechnological era”

Link to PDF https://www.academia.edu/44785185/Controversies_about_Hypercomplexity_and_Education_cvs_15_11dom

 #PeerReviewed

———————

⬇️⬇️⬇️

11.”Communication and the SOCIAL PRODUCTION of Knowledge. A ‘new social contract’ for the ‘society of individuals’

https://academia.edu/resource/work/44804068

#Research #PeerReviewed

An approach and research since 1995

 

Immagine: Jan Steen, Maestro di scuola, 1668