L’Umano, l’Errore, l’Imprevedibilità…
Un approccio e percorsi di ricerca dal’95
Come sempre, senza “tempi di lettura”. Al termine del contributo, collegamenti ad altri testi (divulgativi e scientifici) e riferimenti bibliografici. Buon lavoro e buona ricerca!
Una ipercomplessità che non è un’opzione
Proviamo, da sempre, ad abitare* una (iper)complessità – dimensione (costitutiva) sistemica e relazionale dei fenomeni/processi (1996 e sgg.) – che non è un’opzione, è un “dato di fatto”: il vero problema è che non siamo educati e formati ad osservarla e riconoscerla e, in ogni caso, non con la nostra testa. Di fatto, non da oggi, «la tecnologia è entrata a far parte della sintesi di nuovi valori e di nuovi criteri di giudizio»[1], rendendo ancor più evidente la centralità e la funzione strategica di un’evoluzione non-lineare, che è soprattutto culturale, e che va ad affiancare quella biologica (ne ho parlato – in tempi non sospetti – in termini “ribaltamento di quel processo di interazione complessa tra le due evoluzioni”), condizionandola profondamente e determinandone dinamiche inedite e processi di sintesi e retroazione in grado di evidenziare l’inadeguatezza dei tradizionali/consolidati paradigmi e del sistema di pensiero adottato. Si pensi, in tal senso, agli straordinari progressi tecnologici legati a intelligenza artificiale, robotica, informatica, nanotecnologie, epigenetica, genomica, neuroscienze etc..
Come sostenuto anche in passato, nel quadro di una (lunga) fase di delicatissima transizione, attraversiamo un’era segnata da continue trasformazioni e “sintesi complesse”, non soltanto per ciò che concerne la prassi tecnologica e scientifica, che ha reso ancor più evidente la rapida, rapidissima obsolescenza dei saperi e delle competenze (ibidem). In altre parole, nel quadro complessivo di un necessario ripensamento/ridefinizione/superamento della (atavica) dicotomia natura vs cultura – e, attualmente, ancora di più di quella naturale vs artificiale – non possiamo non prendere atto di come i ben noti meccanismi darwiniani di selezione e mutazione si contaminino sempre di più con quelli sociali e culturali che caratterizzano la statica e la dinamica dei sistemi sociali.
Ripensare l’Umano e la sua interazione complessa con la Tecnica e la Macchina
Questo progressivo impossessarsi, da parte degli esseri umani, delle leve della propria evoluzione mette radicalmente in discussione paradigmi, modelli e categorie tradizionali, obbligandoci (?) a ridefinire/rivedere/riformulare anche la stessa definizione del concetto di Persona. E non soltanto: obbligandoci a ripensare l’Umano e la sua interazione, per certi versi, ambigua con la tecnica[2], il tecnologico e, nello specifico, con le macchine intelligenti (?) e i robot: un’interazione complessa – quella uomo-macchina … uomo-tecnica – da cui non può che scaturire una sintesi complessa – una serie di sintesi complesse – di cui non siamo ancora in grado di valutare prospettive, sviluppi e implicazioni (epistemologiche ed etiche): una “sintesi complessa”[3] di cui, come scrissi in tempi non sospetti, non mi preoccupa tanto la questione della possibile, e probabile, somiglianza delle macchine o dei robot agli esseri umani, anzi vedo favorevolmente tale dinamica, dal momento che, con ogni probabilità, agevolerà tale sintesi e tale interazione.
Al contrario, mi preoccupa molto l’idea/l’aspirazione/la visione/la narrazione che gli esseri umani possano/debbano/desiderino sempre di più “essere simili” alle macchine, potenziando senza limiti le proprie capacità/abilità di esecuzione; ma, soprattutto, mi preoccupa sempre più l’illusione che stiamo maturando, a tutti i livelli della prassi organizzativa e sociale, di poter eliminare l’errore, la possibilità di operare scelte differenti (anche sbagliate) e, ancor di più, di poter eliminare l’imprevedibilità dalle proprie azioni e decisioni, oltre che dalle nostre vite; in altre parole, eliminando proprio ciò che ci rende “esseri umani”, di più “esseri umani liberi” (Dominici, 1996 e sgg.). Tra “nuove” utopie e distopie. Tra forze dell’interdipendenza e forze della frammentazione. Tra inclusività ed esclusività, dentro asimmetrie che corrono lungo traiettorie discontinue.
Occorre “spingersi oltre le sabbie mobili del pensiero disgiuntivo” (ibidem) e prendere consapevolezza, in maniera definitiva, che la dimensione sistemica e relazionale, radicalmente interdipendente e interconnessa, dei fenomeni e dei mutamenti in atto, ci richiede uno sforzo senza precedenti per definire un “sistema di pensiero” adeguato (pensiero sistemico – nuova epistemologia) alla complessità dei sistemi complessi.
Allo stesso tempo, occorre spingersi oltre quelle che, molti anni fa, ho definito «false dicotomie»[4]: (alcune sono storiche, ataviche) natura vs cultura; naturale vs artificiale; pensiero vs azione; teoria vs ricerca/pratica; tecnologia vs cultura; formazione scientifica vs formazione umanistica; conoscenze vs competenze; forme vs contenuto, hard skills vs soft skills etc.
Occorre, inoltre, correggere radicalmente la strutturale inadeguatezza e le clamorose miopie che caratterizzano, da sempre, le istituzioni e i “luoghi” responsabili della definizione e costruzione delle condizioni di emancipazione sociale, non soltanto promuovendo un’educazione critica alla complessità e alla responsabilità (fin dai primi anni di scuola), ma premiando e incoraggiando, nei fatti e non soltanto nei documenti istituzionali, l’interdisciplinarità e la transdisciplinarità anche, e soprattutto, a livello della ricerca scientifica. Ciò avrebbe ricadute significative, non soltanto sui percorsi didattico-formativi e la ben nota “formazione dei formatori”.
(Aggiungo) Come non mi stancherò mai di ripetere, l’educazione alla complessità ed all’imprevedibilità e la multi/inter/transdisciplinarità sono questioni strategiche, di vitale importanza, che riguardano da vicino anche, e soprattutto, il nostro modo di co-costruire l’abitare insieme, il legame sociale, la Democrazia (ibidem).
Occorre prendere definitivamente coscienza che il vero “fattore” strategico del cambiamento e dei processi di innovazione è il “fattore” culturale: una variabile complessa in grado, nel lungo periodo, di innescare e accompagnare i processi economici, politici, sociali. Proprio in conseguenza di quel processo di ribaltamento dell’interazione complessa tra ‘evoluzione biologica’ ed ‘evoluzione culturale’, attualmente è l’evoluzione culturale a determinare quella biologica (cit.). Cosa intendo dire?
Intendo affermare che gli esseri umani si stanno progressivamente impossessando delle ‘leve’ della propria evoluzione e che, come già accennato, le nostre straordinarie scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche ci stanno mettendo sempre più in condizione di controllare e indirizzare i meccanismi evolutivi.
Attenzione, però, al pensare che la tecnologia sia/possa essere un fattore indipendente, neutrale, addirittura un fattore “esterno” alla cultura: non lo è mai stato, né mai lo sarà! Continuare a credere questo, ci porterebbe/ci porterà a perpetuare un grandissimo errore di prospettiva che si traduce/è stato tradotto, puntualmente, in strategie e politiche completamente inadeguate e fuori strada rispetto alla complessità della trasformazione digitale che, (lo ripeto ancora una volta) erroneamente, è stata associata alla semplificazione di tutti i processi e le dinamiche in atto.
Eppure, nonostante tale questione sembri scontata ed evidente, si tratta ancora di una credenza/visione estremamente diffusa, tra gli studiosi ma anche tra i cd. esperti.
Ricordiamoci che la divisione tra tecnologia e cultura è una delle più false tra le “false dicotomie”. Tecnologia è cultura (1996, 2003). Con questo ribaltamento, i fattori culturali si rivelano assolutamente decisivi – e, in futuro, lo saranno sempre di più – nel determinare l’evolversi e il manifestarsi della vita stessa. Sto sostenendo, in altre parole, che saranno i fattori culturali a determinare i percorsi e le traiettorie del progresso tecnologico e sociale; a ri-definire il concetto stesso di ‘vita’, a ri-definire cosa significhi oggi ‘ESSERE UMANI’ nella civiltà ipertecnologica, dell’automazione e della “materia intelligente”.
Una civiltà che, seguendo precise logiche di sistema, sembra voler continuare a perseguire, come obiettivo principale, proprio quello di “marginalizzare l’Umano, portatore di errore, imprevedibilità, assunzione di responsabilità” (ibidem).
Eppure, quasi paradossalmente, credo che saranno proprio i fattori culturali e sociali a stabilire ‘ciò che è/sarà possibile e ciò che non è/non sarà possibile’, in un momento in cui – mi ripeto – i tradizionali confini tra naturale e artificiale sono completamente saltati!
Nature | Culture |
Natural | Artificial |
Human | Technological |
Mind | Environment |
Culture | Technology |
Humanistic studies | Scientific studies |
Art | Science |
Complexity | Specialization |
Interdisciplinarity | Specialization |
Imagination | Rationality |
Emotion | Rationality |
Creativity | Rationality |
Theory | Practice/research |
Thinking/Thought | Action |
Knowledge | Competences |
Soft skills | Hard skills |
Form | Content/substance |
Healing the Fracture: “False Dichotomies” and the urgency of Rethinking Education (Dominici, 1995-2018)
L’imprevedibilità e l’errore. Ripensare l’educazione per rimanere umani
Nel prendere atto di tale inadeguatezza, e della irreversibilità di tali processi e dinamiche, rileviamo come esista il rischio concreto di focalizzare l’attenzione esclusivamente sulla dimensione tecnologica e, più in generale, pratico-applicativa, sottovalutando ancora una volta quella riguardante le Persone, il sistema di relazioni, il contesto educativo e culturale, i mondi vitali (!), le nuove asimmetrie.
In tal senso, educazione e formazione critica alla complessità ed alla responsabilità si configurano come gli “strumenti” complessi di costruzione sociale della Persona (prima) e del Cittadino (poi); strumenti in grado di definire le stesse condizioni strutturali, oltre che le (nuove) regole d’ingaggio, della “nuove” forme di cittadinanza (globale) e di inclusione, correlate all’avvento della cd. società della conoscenza. Si tratta di prerequisiti fondamentali e propedeutici per l’educazione – non soltanto digitale e, più in generale, tecnologica – che chiamano in causa molteplici livelli di analisi e intervento. Ma non possiamo assolutamente accontentarci di accrescere la consapevolezza rispetto alle molteplici variabili in gioco.
La cd. educazione (civica) digitale – verso il cui approccio sono, da sempre, estremamente critico – deve/dovrebbe mettere in condizione le Persone (e i Cittadini) di affrontare e gestire le dinamiche e i processi che scaturiscono non soltanto dall’innovazione tecnologica, ma da numerosi altri fattori (economico, sociale, politico, culturale) che contraddistinguono il nuovo ecosistema (1996); in maniera tale che i giovani (e gli adulti) siano in grado, non soltanto di difendersi dai “lati oscuri” del digitale, di “saper utilizzare” gli strumenti e abitare i nuovi ambienti, ma anche, e soprattutto, siano in grado di saperne sfruttare i vantaggi e le enormi potenzialità sia per la condivisione di informazioni e conoscenza, che per la costruzione/rafforzamento/intensificazione delle reti di relazionalità (comunicazione vs. connessione; inclusività vs. esclusività).
Alla luce di queste brevi considerazioni – che andrebbero sciolte e argomentate – l’educazione digitale – e con essa l’educazione stessa – va profondamente ripensata sulla base anche di una ridefinizione degli obiettivi fondamentali. Il rischio, estremamente concreto, è quello di continuare ad educare, formare, addestrare, dei “meri esecutori di funzioni e di regole” (ibidem), che non sono in grado neanche di interrogarsi sui “perché” e sui significati di ciò che fanno/eseguono.
Nella Società Interconnessa/iperconnessa, proprio perché abitiamo il “nuovo ecosistema” (1996) e la cd. era dell’accesso (Rifkin) in cui le nuove disuguaglianze (sempre più marcate ed evidenti) e le nuove asimmetrie, riguardano da vicino l’accesso a risorse immateriali, la capacità di elaborare e condividere conoscenze e quella di organizzarle sistematicamente e funzionalmente; ebbene, proprio in questa delicata fase evolutiva, abbiamo un disperato bisogno di “ripensare/trasformare l’educazione”, e non soltanto l’educazione digitale: questa può e dev’esser la “base” su cui edificare, socialmente e culturalmente, la nuova cittadinanza, il nostro vivere insieme, ripensando lo spazio relazionale e comunicativo e provando a ridefinire il “contratto sociale” (1998, 2003).
Di conseguenza, la stessa educazione digitale va ripensata (e realizzata), a mio avviso, non soltanto come “strumento” per preparare tecnicamente i nostri giovani (e con loro, gli insegnanti, i dirigenti, le Persone etc.) al cambiamento accelerato in corso; va ri-pensata (e realizzata) soprattutto come cultura della complessità e come educazione alla responsabilità, entrambe fondate su una nuova epistemologia dell’errore[5] o, come direbbe Edgar Morin, dell’incertezza.
Allo stesso tempo, va ripensata anche come insieme di strumenti complessi in grado di rendere effettivi diritti e doveri fondamentali per la stessa sopravvivenza delle moderne democrazie. Perché non sono, e non saranno, la tecnologia e/o il digitale a ri-attivare i meccanismi sociali della fiducia e della cooperazione, determinando cittadinanza e inclusione.
Epilogo
Aumentando la consapevolezza di esser “gettati nell’ipercomplessità” – come già argomentato, una ipercomplessità di cui non abbiamo ancora compreso le profonde implicazioni epistemologiche ed etiche -, diventa di fondamentale importanza costruire (e condividere) una “cultura della complessità” che si configura, di fatto, come una “cultura della responsabilità”[6].
Una “cultura della complessità” che affonda le sue radici nella consapevolezza profonda che l’errore e l’imprevedibilità siano, non soltanto le basi della conoscenza e di qualsiasi tipo di apprendimento, ma anche, e soprattutto, siano le “variabili” che ci rendono “esseri umani”, di più, “esseri umani liberi”. Irriducibili, unici e non replicabili.
Già, la libertà… che ne sarà della libertà nella civiltà ipertecnologica?
Natura o Cultura? Naturale o Artificiale? Umano versus Tecnologico? Cultura versus tecnologia; formazione scientifica contro formazione umanistica e poi: pensiero e ragione opposti alle emozioni; Pensiero oppure azione? Ragione contro creatività e immaginazione? E ancora…la separazione del corpo dalla mente; l’idea dell’interdisciplinarità come incompatibile con la specializzazione. Conoscenze o competenze? Forma o contenuto?
Divisioni, separazioni, logiche di separazione…fratture. Come abbiamo chiarito e argomentato nel corso del presente lavoro, queste fratture e separazioni sono, in realtà, ‘false dicotomie’, perché al contrario di certe narrazioni, sono dimensioni strettamente correlate e interdipendenti.
Il problema, ancora una volta, è che continuiamo a tentare di comprendere la realtà seguendo logiche e modelli che ne riducono la varietà, l’imprevedibilità, la capacità di auto-organizzarsi e che non considerano adeguatamente le dimensioni di questa incredibile sfida epistemologica ed educativa.
Continuiamo a cercare d’ingabbiare tutta la complessità dell’Umano, del Sociale, del Vitale, in formule matematiche e sequenze infinite di dati e numeri, in molecole, sinapsi, ormoni, reazioni chimiche.
Al contrario, invece di separare, isolare, scomporre, dovremmo provare ad osservare e a riconoscere la complessità, le connessioni e le relazioni sistemiche, la vitalità dello spirito, quell’essenziale che, con Il Piccolo Principe, è ‘invisibile agli occhi’.
Queste fratture, d’altra parte, non conducono davvero alla conoscenza; ci portano a quel senso di rassicurazione, rispetto all’incertezza della vita e all’indeterminatezza del reale. Con ogni probabilità, in passato, queste “fratture” erano, per tante ragioni (contesto, ambiente, ecosistemi), meno evidenti. È tempo di provare a risanarle, proprio mentre attraversiamo questa trasformazione antropologica, ben più profonda e radicale di tutte le precedenti.
Tecnologie e culture digitali possono aiutarci molto, ma non è da “qui” che dobbiamo ripartire.
Educazione. Autenticità e comunicazione. Cultura dell’Errore. Imprevedibilità. Libertà è Responsabilità. Essere umani, esseri umani. Consapevoli della propria incompletezza e dell’urgenza di imparare ad abitare l’ipercomplessità, i dilemmi, i paradossi e le contraddizioni che la caratterizzano. Una ipercomplessità terribilmente complessa ma, allo stesso tempo, terribilmente affascinante!
Cfr. P.Dominici (2014), Dentro la Società Interconnessa. La cultura della complessità per abitare i confini e le tensioni della civiltà ipertecnologica, FrancoAngeli, Milano 2019 (nuova ed.)
Riferimenti bibliografici
Abruzzese A., Analfabeti di tutto il mondo uniamoci, Costa & Nolan, Genova 1996.
Adorno T.W. (1951), Minima moralia. Reflexionen aus dem beschädigten Leben, trad.it. Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, Einaudi, Torino 1954.
Adorno T.W., Horkheimer M. (1947), Dialektik der Aufklärung. Philosophische Fragmente, trad.it. Dialettica dell’Illuminismo, Einaudi, Torino1966.
AGID, Linee Guida. Indicazioni strategiche e operative, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma 2014.
Allport G.W., Postman L. (1947), The Psicology of Rumor, New York, Holt.
Antiseri D., Soi A., Intelligence e metodo scientifico, Rubbettino, Soveria Mannelli 2013.
Apel K.O. (1973), Transformation der Philosophie (2 voll.), Vol.1: Sprachanalytik, Semiotik, Hermeneutik, Vol.2: Das Apriori der Kommunikationsgemeinschaft, trad.it. Comunità e comunicazione, (ed.it. parziale, con intr. di G. Vattimo), Rosenberg & Sellier, Torino 1977.
Apel K.O., Discorso, verità, responsabilità. Le ragioni della fondazione: con Habermas contro Habermas, (a cura di V. Marzocchi), Guerini e Associati, Milano 1997.
Apel K.O., Etica della comunicazione, Jaca Book, Milano 1992.
Appadurai A. (1996), Modernity at Large: Cultural Dimensions of Globalization, trad.it. Modernità in polvere, Meltemi, Roma 2001.
Appiah K.A. (2006), Cosmopolitanism. Ethics in a World of Strangers, trad.it. Cosmopolitismo. L’etica in un mondo di estranei, Laterza, Roma-Bari 2007.
Arena G., La comunicazione di interesse generale, Il Mulino, Bologna 1995.
Arendt H. (1951), The Origins of Totalitarianism, trad.it. Le origini del totalitarismo, Comunità, Milano 1967.
Arendt H. (1958), The Human Condition, trad.it. Vita activa. La condizione umana, Bompiani, Milano 1964.
Aron R. (1966), Trois essais sur l’âge industrielle, trad.it. La società industriale, Comunità, Milano 1983.
Arvidsson A., Giordano A., Societing Reloaded. Pubblici produttivi e innovazione sociale, EGEA, Milano 2013.
Ashby W.R., An Introduction to Cybernetics, London: Chapman & Hall 1956.
Baldacci M., Trattato di pedagogia generale, Carocci, Roma2012.
Balibar É.,Cittadinanza, Bollati Boringhieri, Torino 2012.
Banfield E.C. (1958), The Moral Basis of a Backward Society, trad.it. Le basi morali di una società arretrata, Il Mulino, Bologna 1961.
Barabási A.L. (2002), Linked. How Everything is Connected to Everything Else and What it Means for Business, Science, and Everyday Life, trad.it., Link. La scienza delle reti, Torino: Einaudi, 2004.
Barile P., Caretti P. (a cura di) (1984), La pubblicità e il sistema dell’informazione, Torino, ERI.
Barthes R. (1957), Mythologies, trad.it. Miti d’oggi, Einaudi, Torino 1974.
Bartoletti R., Faccioli F. (2013), Comunicazione e civic engagement. Media, spazi pubblici e nuovi processi di partecipazione, FrancoAngeli, Milano.
Bateson G. (1972), Steps to an ecology of mind, trad.it. Verso un’ecologia della mente, Adelphi, Milano 1976.
Baudrillard J. (1987), Il sogno della merce, Lupetti, Milano 1994.
Baudrillard J. (1995), Le crime parfait, trad.it. Il delitto perfetto. La televisione ha ucciso la realtà?, Raffaello Cortina, Milano 1996.
Bauman Z. (1998), Globalization. The Human Consequences, trad.it. Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone, Laterza, Roma-Bari 1999.
Bauman Z. (1999), In Search of Politics, trad.it. La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2000.
Bauman Z., Lyon D. (2013), Liquid Surveillance. A conversation, trad.it. Sesto potere. La sorveglianza nella modernità liquida, Editori Laterza, Bari 2014
Beck U. (1986), Risikogesellschaft. Auf dem weg in eine andere Moderne, trad.it. La società del rischio. Verso una seconda modernità, Carocci, Roma 2000.
Beck U. (2007), Weltrisikogesellschaft. Auf der Suche nach der verlorenen Sicherheit, trad.it. Conditio Humana. Il rischio nell’età globale, Laterza, Roma-Bari 2008.
Beck U. (1994-1997), I rischi della libertà. L’individuo nell’epoca della globalizzazione, Il Mulino, Bologna 2000.
Beck U. (1999a), Schöne neue Arbeitswelt. Vision: Weltbürgergesellschaft, trad.it. Il lavoro nell’epoca della fine del lavoro. Tramonto delle sicurezze e nuovo impegno civile, Einaudi, Torino 2000.
Beck U., Giddens A., Lash S. (1994), Reflexive Modernization, trad.it. Modernizzazione riflessiva. Politica, tradizione ed estetica nell’ordine sociale della modernità, Asterios, Trieste, 1999.
Bell D. (1969), Modernity and Mass Society: on the Varieties of Cultural Experience, in AA.VV., L’industria della cultura, Einaudi, Torino.
Bellamy R., Citizenship. A Very Short Introduction, Oxford University Press, Oxford 2008.
Beniger J.R. (1986), The Control Revolution, trad.it. Le origini della società dell’informazione.La rivoluzione del controllo, UTET, Torino 1995.
Benjamin W. (1936), Das Kunstwerk im Zeitalter seiner technischen Reproduzierbarkeit, trad.it. L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, Einaudi, Torino 1966.
Benkler Y. (2006), The Wealth of Networks. How Social Production Transforms Markets and Freedom, trad.it. La ricchezza della Rete. La produzione sociale trasforma il mercato e aumenta le libertà, Milano, Università Bocconi Ed., 2007.
Bentivegna S. (a cura di), Mediare la realtà, FrancoAngeli, Milano 1994.
Bentivegna S., Disuguaglianze digitali. Le nuove forme di esclusione nella società dell’informazione, Laterza, Roma-Bari 2009.
Bentivogli M., Contrordine compagni. Manuale di resistenza alla tecnofobia per la riscossa del lavoro e dell’Italia, Rizzoli, Milano 2019.
Berger P.L., Luckmann T. (1966), The Social Construction of Reality, trad.it. La realtà come costruzione sociale, Il Mulino, Bologna 1969.
Bergson H. (1907), L’évolution créatrice, trad.it. L’evoluzione creatrice, Laterza, Bari 1957.
Berman M. (1982), All that is Solid Melts into Air. The Experience of Modernity, trad.it. L’esperienza della modernità, Il Mulino, Bologna 1985.
Bertalanffy von L. (1968), General System Theory: Foundations, Development, Applications, trad.it., Teoria generale dei sistemi, Isedi, Milano1975.
Bobbio N. (1984), Il futuro della democrazia, Einaudi, Torino 1995.
Bobbio N. (1995). Eguaglianza e Libertà, Einaudi, Torino.
Bobbio N., Eguaglianza e Libertà, Einaudi, Torino 1995.
Bocchi G. – Ceruti M. (a cura di)(1985), La sfida della complessità, Bruno Mondadori, Milano 2007.
Boccia Artieri G., Stati di connessione. Pubblici, cittadini e consumatori nella (Social) Network Society, FrancoAngeli, Milano 2012.
Bockelmann F., Teoria della comunicazione di massa, ERI, Torino 1980.
Boden M.A. (2018), Artificial Intelligence. A Very Short Introduction, trad.it., L’Intelligenza Artificiale, Il Mulino, Bologna 2019.
Bonnage C., Thomas C., Don Giovanni o Pavlov, Lupetto & Co., Milano 1988.
Bostrom, N. (2014), Superintelligenza, Bollati Boringhieri, Torino 2018.
Bovone L., Tra riflessività e ascolto. L’Attualità della sociologia, Armando Ed., Roma 2010.
Braidotti R.(2013), The Posthuman, trad.it., Il postumano, Roma: DeriveApprodi 2014.
Brown R. (1992), Psicologia sociale dei gruppi, Bologna, Il Mulino.
Butera F., Il castello e la rete. Impresa, organizzazioni e professioni nell’Europa degli anni’90, FrancoAngeli, Milano 1992.
Byung-Chul H. (2012). Transparenzgesellschaft, trad.it., La società della trasparenza, Roma: nottetempo 2014
Byung-Chul H. (2013). Im Schwarm. Ansichten des Digitalen, trad.it., Nello sciame. Visioni del digitale, Roma: nottetempo 2015.
Canguilhem G. (1966), Il normale e il patologico, Einaudi, Torino 1998.
Capitini, A. (1964), L’educazione civica nella scuola e nella vita sociale, Laterza, Bari.
Capitini, A. (1967), Educazione aperta 1, La Nuova Italia, Firenze.
Capitini, A. (1968), Educazione aperta 2, La Nuova Italia, Firenze.
Capra F. (1975), The Tao of Physics, trad.it., Il Tao della fisica, Milano: Adelphi 1982.
Capra F. (1996), The Web of Life, trad.it., La rete della vita, Milano: Rizzoli 2001.
Carloni E., L’amministrazione aperta. Regole strumenti limiti dell’open government, Maggioli Editore, Como 2014.
Casalegno F., Le cybersocialità. Nuovi media e nuove estetiche comunitarie, Il Saggiatore, Milano 2007.
Cassano F., Homo civicus. La ragionevole follia dei beni comuni, Dedalo, Bari 2004.
Cassirer E. (1923-1929), Philosophie der symbolischen Formen, trad.it. Filosofia delle forme simboliche, (3 voll.), La Nuova Italia, Firenze 1961.
Castells M. (1996), The Rise of the Network Society, Blackwell Publishers, Oxford, trad.it. La nascita della società in Rete, Università Bocconi Editore, Milano 2002 (vol. I).
Castells M. (1996-1998), The Information Age: Economy, Society and Culture, 3 voll., Oxford, Blackwell.
Castells M. (1997), The Power of Identity, Blackwell, Oxford (vol. II), trad.it. Il potere delle identità, Università Bocconi Editore, Milano 2003.
Castells M. (1998), End of Millenium, Blackwell, Oxford (vol.I II), trad.it. Volgere di millennio, Università Bocconi Editore, Milano 2003.
Castells M. (2009), Communication Power, trad.it. Comunicazione e potere, Università Bocconi Editore, Milano 2009.
Castells M. (2012), Networks of Outrage and Hope, trad.it. Reti di indignazione e speranza, Università Bocconi Editore, Milano 2012.
Cerroni U., Teoria della società di massa, Editori Riuniti, Roma 1983.
Ceruti M., Evoluzione senza fondamenti, Roma-Bari: Laterza 1995.
Ceruti M., Il vincolo e la possibilità, Milano: Feltrinelli 1986.
Cesareo V., Vaccarini I., L’era del narcisismo, FrancoAngeli, Milano 2012.
Cesareo V., Vaccarini I., La libertà responsabile. Soggettività e mutamento sociale, Vita e Pensiero, Milano 2006.
Chomsky N. (1992), Illusioni necessarie, Eléuthera, Milano.
Chomsky N. (1994), Media Control. The Spectacular Achievements of Propaganda, trad.it. Il potere dei media, Vallecchi, Firenze 1994.
Cini M., Il supermarket di Prometeo. La scienza nell’era dell’economia della conoscenza, Codice edizioni, Torino 2006.
Coleman J.S. (1990), Foundations of Social Theory, trad.it. Fondamenti di teoria sociale, Il Mulino, Bologna 2005.
Dahl R.A. (1998). On Democracy, trad.it., Sulla democrazia, Roma-Bari: Laterza 2000.
Dahrendorf, R. (2001), Dopo la democrazia, Laterza, Roma-Bari.
Dayan D., Katz E. (1992), Media Events. The live broadcasting of history, trad.it. Le grandi cerimonie dei media. La Storia in diretta, Baskerville, Bologna 1993.
De Biase L., Economia della felicità. Dalla blogosfera al valore del dono e oltre, Feltrinelli, Milano 2007.
De Biase L., I media civici. Informazione di mutuo soccorso, Feltrinelli, Milano 2013.
De Bonald L. (1817), Oeuvres, Paris, Le Clere, Tomo I.
De Fleur M.L., Ball-Rokeach S.J. (1989), Theories of Mass Communication, trad.it. Teorie delle comunicazioni di massa, Il Mulino, Bologna 1995.
De Kerckhove D. (1993), Brainframes Technology, mind and business, trad.it. Brainframes. Mente, tecnologia e mercato, Baskerville, Bologna 1993.
De Kerckhove D. (1995), The Skin of Culture, trad.it. La pelle della cultura. Un’indagine sulla nuova realtà elettronica, Costa & Nolan, Genova 1996.
de La Boétie, É. (1549-1576), Discorso della servitù volontaria, Feltrinelli, Milano2014.
De Maistre J. (1975), Saggio sul principio generatore delle costituzioni politiche e delle altre istituzioni umane, Milano, Scheiviller.
De Nicola P., La rete:metafora dell’appartenenza, FrancoAngeli, Milano 1998.
De Sola Pool I. (1988), Technologies of Freedom, trad.it. Tecnologie di libertà. Informazione e democrazia nell’era elettronica, UTET, Torino 1995.
De Toni A., De Zan G., Il dilemma della complessità, Marsilio, Roma 2015.
Debord G. (1967), La Société du Spectacle, trad.it. La società dello spettacolo, Vallecchi, Firenze 1979.
Derrida J., Stiegler B. (1997), Ecografie della televisione, Milano, Raffaello Cortina.
Dewey J. (1916), Democracy and Education, trad.it., Democrazia e educazione. Un’introduzione alla filosofia dell’educazione, La Nuova Italia, Firenze 1992.
Dewey J. (1929), La ricerca della certezza, La Nuova Italia, Firenze 1968.
Dewey J. (1933), Come pensiamo, La Nuova Italia, Firenze 2006.
Diamanti I., Democrazia ibrida, Laterza, Roma-Bari2014.
Diamanti I., Un salto nel voto. Ritratto politico dell’Italia di oggi, Laterza, Roma-Bari 2013.
Diamond J. (2005), Collapse, trad.it., Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere, Torino: Einaudi 2005.
Diamond J.(1997), Guns, Germs, and Steel, trad.it., Armi, acciaio e malattie, Torino: Einaudi 1998 (cfr.ed.2006)
Dominici P.(1995-96), Per un’etica dei new-media. Elementi per una discussione critica, Firenze Libri Ed., Firenze 1998.
Dominici P., La comunicazione nella società ipercomplessa: istanze per l’agire comunicativo e la condivisione della conoscenza nella network society, Aracne Ed., Roma 2005.
Dominici P. (2008), Sfera pubblica e società della conoscenza in AA.VV. (a cura di), Oltre l’individualismo, Milano: Franco Angeli 2008.
Dominici P., La società dell’irresponsabilità. L’Aquila, la carta stampata, i “nuovi rischi”, le scienze sociali, FrancoAngeli, Milano 2010.
Dominici P., La comunicazione nella società ipercomplessa. Condividere la conoscenza per governare il mutamento, Milano, FrancoAngeli 2011.
Dominici P., Dentro la società interconnessa: rischi e opportunità della nuova complessità sociale, in «Nòva 24», Aprile 2014, Il Sole 24 Ore, Milano 2014.
Dominici P. (2014), La modernità complessa tra istanze di emancipazione e derive dell’individualismo, in «Studi di Sociologia», n°3/2014, Milano: Vita & Pensiero.
Dominici P., Rimettere la Persona al centro. Cultura e civiltà della Rete, in «Nòva 24», Aprile 2014, Il Sole 24 Ore, Milano 2014.
Dominici P., The New Public Sphere and Citizenship: the Role of Communication in the Making of the Social Bond, in «Nòva 24», Maggio 2014, Il Sole 24 Ore, Milano 2014.
Dominici P., La CULTURA: “motore” del cambiamento…ma anche agente di democratizzazione e cittadinanza, in «Nòva 24», Giugno 2014, Il Sole 24 Ore, Milano 2014.
Dominici P., Globalizzazione e “connettività complessa”: le condizioni empiriche della Società Interconnessa | controllo vs cooperazione, in «Nòva 24», Dicembre 2014, Il Sole 24 Ore, Milano 2014.
Dominici P. (2015), Communication and Social Production of Knowledge. A new contract for the Society of Individuals, in «Comunicazioni Sociali», n°1/2015, Milano: Vita & Pensiero.
Dominici P., La condizione del sapere nella società della conoscenza:tra condivisione e riproducibilità “tecnica”(?), in «Nòva 24», Febbraio 2015, Il Sole 24 Ore, Milano 2015.
Dominici P., Non solo tecnologia: complessità e imprevedibilità dei sistemi organizzativi, in «Nòva 24», Agosto 2015, Il Sole 24 Ore, Milano 2015.
Dominici P., La società asimmetrica* e la centralità della “questione culturale”: le resistenze al cambiamento e le “leve” per innescarlo, in «Nòva 24», Settembre 2015, Il Sole 24 Ore, Milano 2015.
Dominici P., L’evoluzione complessa**: la civiltà tecnologica tra bisogno di sicurezza e solidarietà della paura*, in «Nòva 24», Dicembre 2015, Il Sole 24 Ore, Milano 2015.
Dominici P., Interdipendenza vs. frammentazione: la civiltà ipertecnologica, l’inclusione e le insidie di una partecipazione “simulata”, in «Nòva 24», Settembre 2016, Il Sole 24 Ore, Milano 2016.
Dominici P. (2016a), La filosofia come “dispositivo” di risposta alla società asimmetrica e ipercomplessa, in AA.VV., Il diritto alla filosofia. Quale filosofia nel terzo millennio?, Diogene Multimedia, Bologna.
Dominici P. (2016b). L’utopia Post-Umanista e la ricerca di un Nuovo Umanesimo per la Società Ipercomplessa, in «Comunicazioni Sociali», n°3/2016, Milano: Vita & Pensiero.
Dominici P., Il grande equivoco. Ripensare l’educazione (#digitale) per la Società Ipercomplessa [The Great Mistake. Rethinking Education for the Hypercomplex Society], in «Nòva 24», Il Sole 24 Ore, Milano 2016.
Dominici P., L’Umano, il tecnologico e gli ecosistemi interconnessi: la reclusione dei saperi e l’urgenza di educare e formare alla complessità, in «Nòva 24», Ottobre 2016, Il Sole 24 Ore, Milano 2016.
Dominici P. The Hypercomplex Society and the Development of a New Global Public Sphere: Elements for a Critical Analysis, in, RAZÓN Y PALABRA, Vol. 21, No.2_97, Abril-junio 2017, pp.380-405
Dominici P., For an Inclusive Innovation. Healing the fracture between the human and the technological, in, European Journal of Future Research, Springer, 2017.
Dominici P., L’ipercomplessità, l’educazione e la condizione dei saperi nella Società Interconnessa/iperconnessa, in «Il Nodo. Per una pedagogia della Persona», Anno XXI, n°47, Falco Editore, Cosenza 2017, pp.81-104.
Dominici P., Oltre la libertà …di “essere sudditi”, in F.Varanini (a cura di), Corpi, menti, macchine per pensare, Casa della Cultura, Anno 2, numero 4, Milano 2017.
Dominici P., Objects as systems. The educational and communicative challenges of the hypertechnological civilization, in P.L.Capucci, G.Cipolletta (eds), The New and History. Art*Science, Noema, Ravenna 2018.
Dominici P., The hypertechnological civilization and the urgency of a systemic approach to complexity. A New Humanism for the Hypercomplex Society” in, AA.VV., Governing Turbolence. Risk and Opportunities in the Complexity Age, Cambridge Scholars Publishing, Cambridge 2017.
Dominici P., The Interconnected Society and the illusion of having a less asymmetrical relationship with power, in «Nòva 24», Marzo 2017, Il Sole 24 Ore, Milano 2017.
Dominici P., Oltre la linearità. Esplorare le connessioni tra ordine e caos, in Programmare il mondo. Sfida e opportunità, «OTM (Osservatorio Tutti i Media), Media Duemila», n. 1 – anno 2018
Dominici P., Ripensare l’educazione per abitare l’ipercomplessità, in D.Barca (a cura di), Now! A scuola si può fare, Giunti ed., Firenze 2018, pp.85-96.
Dominici P., Hyper-technological society? There’s no need for technicians, but for “hybrid figures” (1995), in «Morning Future», 2018, https://www.morningfuture.com/en/article/2018/02/16/job-managers-of-complexity-piero-dominici/230/
Dominici P., Un’inclusione per pochi. La civiltà ipertecnologica verso la società dell’ignoranza? (1996), in «Nòva 24», Marzo 2018, Il Sole 24 Ore, Milano 2018.
Dominici P., Educare alla complessità perché “Democrazia è complessità”(1995), in «Nòva 24», Giugno 2018, Il Sole 24 Ore, Milano 2018.
Dominici P., La Complessità della Complessità e l’errore degli errori, in TRECCANI, sezione “Lingua Italiana”, Istituto Enciclopedia Italiana Treccani, dicembre 2018. Di seguito il link al testo della pubblicazione: http://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/speciali/digitale/5_Dominici.html
Dominici P., La “dittatura” (e l’ossessione) della concretezza, in «Nòva 24», Dicembre 2018, Il Sole 24 Ore, Milano 2018.
Dominici P.,Fake News and Post-Truths? The “real” issue is how democracy is faring lately, in «Sicurezza e scienze sociali», V, 3/2017, FrancoAngeli, Milano 2018, pp.175-188.
Dominici P., La complessità della complessità* e la sua rappresentazione, in «Nòva 24», Il Sole 24 Ore, Milano 2019.
Donati P., Sociologia della riflessività. Come si entra nel dopo-moderno, Il Mulino, Bologna 2011.
Dorfles G., Fatti e fattoidi, Neri Pozza Ed., Vicenza 1997.
Dorfles G., Il feticcio quotidiano, Feltrinelli, Milano 1989.
Durkheim E. (1893), De la division du travail social, trad.it. La divisione del lavoro sociale, Comunità, Milano 1971.
Durkheim E. (1973), Educazione come socializzazione, Firenze, La Nuova Italia.
Eco U. (1964), Apocalittici e Integrati. Comunicazioni di massa e teorie della cultura di massa, Bompiani, Milano 1994.
Eisenstein E.L., La rivoluzione inavvertita. La stampa come fattore di mutamento, Il Mulino, Bologna 1986.
Elias N. (1984), Über die Zeit. Arbeiten zur Wissenssoziologie II, Frankfurt am Main, Suhrkamp, trad.it. Saggio sul tempo, Il Mulino, Bologna 1986.
Elias N. (1987), Die Gesellschaft der Individuen, Frankfurt, Suhrkamp, trad.it. La società degli individui, Il Mulino, Bologna 1990.
Emery F.E. (a cura di) (1969), Systems Thinking, trad.it., La teoria dei sistemi. Presupposti, caratteristiche e sviluppi del pensiero sistemico, FrancoAngeli, Milano 2001.
Fabris A. (a cura di), Guida alle etiche della comunicazione. Ricerche, documenti, codici, Edizioni ETS, Pisa 2004.
Fabris G. (1996), La pubblicità. Teorie e prassi, FrancoAngeli, Milano.
Fabris G. (a cura di), Sociologia delle comunicazioni di massa, FrancoAngeli, Milano 1992.
Faccioli F., Comunicazione pubblica e cultura del servizio, Carocci, Roma 2000.
Ferrara A. (1998), Reflective Authenticity, Rethinking the Project of Modernity, trad.it. Autenticità riflessiva. Il progetto della modernità dopo la svolta linguistica, Feltrinelli, Milano 1999.
Ferrarotti F., La perfezione del nulla. Promesse e problemi della rivoluzione digitale, Laterza, Roma-Bari 1997.
Ferrarotti F., La sociologia alla riscoperta della qualità, Laterza, Bari 1989.
Ferrarotti F., Trattato di sociologia, UTET, Torino 1991.
Festinger L. (1957), A Theory of Cognitive Dissonance, trad.it. Teoria della dissonanza cognitiva, FrancoAngeli, Milano 1978.
Feyerabend, P.K. (1975), Contro il metodo, Feltrinelli, Milano 1979.
Finn E. (2017), What algorithms want: imagination in the age of computing, trad.it., Che cosa vogliono gli algoritmi. L’immaginazione nell’era dei computer, Einaudi, Torino 2018.
Flichy P. (1995), L’innovation tecnique, trad.it. L’innovazione tecnologica, Feltrinelli, Milano 1996.
Florenskij P, L’infinito nella conoscenza, Mimesis, Milano 2014.
Floridi L. (2010), Information. A very short introduction, trad.it. La rivoluzione dell’informazione, Codice Edizioni, Torino 2012.
Foerster von H. (1981), Observing Systems, trad.it., Sistemi che osservano, Roma: Astrolabio 1987.
Foucault M. (1988), Technologies of the Self, trad.it., Tecnologie del Sé, Bollati Boringhieri, Turin 1992
Foucault, M. (1975), Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Einaudi, Torino, 1976.
Freire, P. (1968), La pedagogia degli oppressi, Ed. Gruppo Abele, Torino 2011.
Freud S. (1991), Psicoanalisi della società moderna, Roma, Newton Compton.
Frisby D. (1985), Fragments of Modernity. Theories of Modernity in the Work of Simmel, Kracauer and Benjamin, trad.it. Frammenti di modernità. Simmel, Kracauer, Benjamin, Il Mulino, Bologna 1992.
Fromm E. (1976), To Have or to Be ?, trad.it. Avere o Essere ?, Mondadori, Milano 1977.
H.Fry (2018), Hello World. How to Be Human in the Age of the Machine, trad.it., Hello World. Essere umani nell’era delle machine, Bollati Boringhieri, Torino 2019.
Gadamer H.G. (1960), Wahrheit und Methode. Grundzuge einer Philosophischen Hermeneutik, trad.it. Verità e metodo, Bompiani, Milano 1983.
Galli C., Il disagio della democrazia, Einaudi, Torino 2011
Gallino L. (1978), Dizionario di Sociologia, Utet, Milano.
Gallino L., Globalizzazione e disuguaglianze, Laterza, Roma-Bari 2000.
Gallino L., Il costo umano della flessibilità, Laterza, Roma-Bari 2001.
Gallino L., L’incerta alleanza, Einaudi, Torino 1992.
Gamaleri G., Televisione e diritti della persona, Torino, SEI 1996.
Gandolfi, A. (2008), Formicai, imperi, cervelli, Bollati Boringhieri, Torino.
Gehlen A. (1967), L’uomo nell’era della tecnica, Milano, SugarCo.
Gell-Mann M. (1994), The Quark and the Jaguar, trad.it., Il quark e il giaguaro. Avventura nel semplice e nel complesso, Torino: Bollati Boringhieri 1996-2017.
Gerbner G., Gross L., Morgan M. et al. (1986), Living with Television. The Dynamics of Cultivation Process, in Bryant J., Zillmann D. eds. Perspectives on media effects (pp. 17-40), Hilldale, NJ: Lawrence Erlbaum Associates.
Giddens A. (1990), The Consequences of Modernity, trad.it. Le conseguenze della modernità, Il Mulino, Bologna 1994.
Gheno V., Mastroianni B., Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello, Longanesi, Milano 2018.
Gili G., Il problema della manipolazione. Peccato originale dei media?, FrancoAngeli, Milano 2001
Gili G., La credibilità. Quando e perché la comunicazione ha successo, Rubettino, Soveria Mannelli, 2005.
Gili G., La teoria della società di massa, ESI (Ed. Sicentifiche Italiane), Roma 1990.
Gleick J. (1987), Chaos, trad.it., Caos, Milano: Rizzoli 1989.
Goffman E. (1959), The Presentation of Self in Everyday Life, trad.it. La vita quotidiana come rappresentazione, Il Mulino, Bologna 1969.
Gramsci, A. (1948-1951), Quaderni del carcere, Einaudi, Torino 1975, 4 voll.
Granovetter M. (1973), The Strength of Weak Ties, in «American Journal of Sociology», 78, pp.1360-80.
Griswold W. (1994), Culture and Societies in a charging world, trad.it. Sociologia della cultura, Il Mulino, Bologna, 1997.
Grossman L.K. (1995), The Electronic Republic. Reshaping Democracy in the Information Age, trad.it. La repubblica elettronica, Editori Riuniti, Roma 1997.
Habermas J. (1968), Erkenntnis und Interesse, trad.it. Conoscenza e interesse, Laterza, Roma-Bari 1973.
Habermas J. (1981), Theorie des kommunikativen Handelns, Bd. I Handlungsrationalität und gesellschaftliche Rationalisierung, Bd. II Zur Kritik der funktionalistischen Vernunft, Frankfurt am Main, Suhrkamp, trad.it. Teoria dell’agire comunicativo, Vol. I Razionalità nell’azione e razionalizzazione sociale, Vol. II Critica della ragione funzionalistica, Il Mulino, Bologna 1986.
Habermas J. (1983a), Moralbewuβtsein und kommunikatives Handeln, Suhrkamp Verlag, Frankfurt am Main, trad.it. Etica del discorso, Laterza, Roma-Bari 1985.
Habermas J. (1991a), Erläuterungen zur Diskursethik, trad.it. Teoria della morale, Laterza, Bari 1994.
Habermas J. (1998), Die postnationale Konstellation. Politische Essays, trad.it. La costellazione postnazionale, Feltrinelli, Milano 1999.
Habermas J.(1962), Strukturwandel der Oeffentlichkeit, trad.it. Storia e critica dell’opinione pubblica, Laterza, Bari 1971.
Hammersley M. (2013), The Myth of Research-Based Policy and Practice, trad.it., Il mito dell’evidence-based, Milano: Raffaello Cortina Ed. 2016.
Handy C. (1994),The empty Raincoat, trad.it. L’epoca del paradosso. Dare un senso al futuro, Olivares, Milano 1994.
Harvey D. (1990), The Condition of Postmodernity, trad.it. La crisi della modernità, Il Saggiatore, Milano 1993.
Heisenberg W. (1927), Űber den anschaulichen Inhalt der quantentheoretischen Kinematik und MechaniK, «Zeitschrift für Physik», vol.43, 1927; Id. (1984), Ordnung der Wirklichkeit, trad.it. Indeterminazione e realtà, Alfredo Guida Ed., Napoli 2002.
Hempel C.G. (1965), Aspects of Scientific Explanation, trad.it. Aspetti della spiegazione scientifica, Il Saggiatore, Milano 1987.
Hess C., Ostrom E. (a cura di) (2007), Understanding Knowledge As a Commons, trad.it. La conoscenza come bene comune. Dalla teoria alla pratica, Bruno Mondadori, Milano 2009.
Himanen P. (2001), The Hacker Ethic and the Spirit of the Information Age, trad.it. L’etica hacker e lo spirito dell’età dell’informazione, Feltrinelli, Milano 2001.
Honneth A. (1986), Kritik der Macht. Reflexionsstufen einer Kritischen Gesellschaftstheorie, trad.it. Critica del potere. La teoria della società in Adorno, Foucault e Habermas, Dedalo, Bari 2002.
Hovland C. (1949), Experiments on Mass Communication, Yale University Press, New Haven.
Hovland C., Communication and Persuasion. Psychological Studies of Opinion Change, Yale University Press, New Haven 1953.
Ignazi P., Forza senza legittimità. Il vicolo cieco dei partiti, Laterza, Roma-Bari 2012.
Inglehart R. (1996), Modernization and postmodernization. Cultural, Economic and Political change in 43 societies, trad.it. La società postmoderna. Mutamento, valori e ideologie in 43 paesi, Editori Riuniti, Roma, 1998.
Israel, G., The Science of Complexity. Epistemological Problems and Perspectives, in «Science in Context», 18, Anno 2005, pp.1-31.
ISTAT, Rapporto sulla Conoscenza 2018. Economia e società, ISTAT, Roma 2018.
Izzo A. (1992), Storia del pensiero sociologico, Bologna, Il Mulino.
Jonas H. (1979), Das Prinzip Verantwortung, Insel Verlag, Frankfurt am Main, trad.it. Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990.
Jonas H. (1953), Cybernetics and purpose: a critique,”Social Research”,20, trad.it., La cibernetica e lo scopo: una critica, ETS, Pisa 1999.
Kant I. (1785), Grundlegung zur Metaphysik der Sitten, trad.it. Fondazione della Metafisica dei Costumi, Laterza, Bari 1992.
Kant I. (1788), Kritik der praktischen Vernunft, trad.it. Critica della Ragion Pratica, Laterza, Bari 1993.
Katz E., Lazarsfeld P. (1955), Personal Influence: the Part Played by People in the Flow of Mass Communications, trad.it. L’influenza personale nelle comunicazioni di massa, Eri, Torino 1968.
Katz E., The Two-Step flow of Communication:An Up-to-Date Report on an Hypothesis, in «Public Opinion Quarterly», vol. 21, n. 1, 1957.
Kauffman, S.A. (1993), The Origin of Order. Self-organization and Selection in Evolution, Oxford University Press, Oxford.
Keen A. (2007), The Cult of the Amateur. How today’s Internet is killing Our Culture, trad.it. Dilettanti.com. Come la rivoluzione del web 2.0 sta uccidendo la nostra cultura e distruggendo la nostra economia, De Agostini, Novara 2009.
Keen A., Vertigine digitale. Fragilità e disorientamento da social media, EGEA, Milano 2012.
Klapper J.T. (1960), The effects of mass communication, Free Press, New York, trad.it. Gli effetti delle comunicazioni di massa, Etas Kompass, Milano 1964.
Kohlberg L., Essays on Moral Development, vol. I: The Philosophy of Moral Development, Harper & Row, San Francisco 1981; vol. II: The Psychology of Moral Development, Harper & Row, San Francisco 1984.
Kuhn T. (1962), The Structure of Scientific Revolution, trad.it. La struttura delle rivoluzioni scientifiche, Torino: Einaudi 1969
Lakatos I. – Musgrave A. (1970). Criticism and the Growth of Knowledge, trad.it., Critica e crescita della conoscenza, Milano: Feltrinelli 1976.
Lanier J. (2010), You are not a gadget, trad.it. Tu non sei un gadget, Mondadori, Milano 2010.
Lasswell H., Propaganda Techniques in The World War, Knopf, New York 1927.
Lasswell H.D., Kaplan A., (1950), Power and Society: A Framework for Political Inquiry, trad.it. Potere e società. Uno schema concettuale per la ricerca politica, Etas Kompass, Milano 1997.
Laurent A., Histoire de l’individualisme, trad.it. Storia dell’individualismo, Il Mulino, Bologna 1994.
Lazarsfeld P., Berelson B., Gaudet H., The People Choice. How the Voter Makes Up his Mind in a Presidential Campaign, Columbia University Press, New York 1944.
Lazarsfeld P., Merton R. (1948), Mass Communication, Popular Taste and Organized Social Action, in L.Bryson (ed.), The Communication of Ideas, Harper, New York, pp.95-118, trad.it. Mezzi di comunicazione di massa, gusti popolari e azione sociale organizzata in M.Livolsi (1969), op. cit., pp. 77-93.
Le Bon G., La psicologia delle folle, Longanesi, Milano 1984.
Lévinas E. (1961), Totalité et infini. Essay sur l’extériorité, trad.it. Totalità e infinito. Saggio sull’esteriorità, Jaka Book, Milano 1977.
Lévinas E. (1972), Humanisme de l’autre homme, trad.it. Umanesimo dell’altro uomo, Il melangolo, Genova 1985.
Lévinas E. (1974), Autrement qu’être ou au-delà de l’essence, trad.it. Altrimenti che essere o al di là dell’essenza, Jaca Book, Como 1995.
Lévy P. (1994), L’Intelligence collective: pour une anthropologie du cyberspace, trad.it. L’intelligenza collettiva. Per un’antropologia del cyberspazio, Feltrinelli, Milano 1996.
Lévy P. (1997), Cyberculture. Rapport au Conseil de l’Europe, trad.it. Cybercultura. Gli usi sociali delle nuove tecnologie, Feltrinelli, Milano 1999.
Lévy P. (2002), Cyberdémocratie, trad.it. Cyberdemocrazia, Mimesis Ed., Milano 2008.
Lévy P., (1995), Qu’est-ce que le virtuel ?, trad.it. Il virtuale, Raffaello Cortina, Milano 1997.
Lévy P., Les Technologies de l’intelligence, trad.it. Le tecnologie dell’intelligenza, Synergon, Bologna 1992.
Lewin K. (1935), A dinamic Theory of Personality, trad.it., Teoria dinamica della personalità, Giunti Editore, Milano, 2011.
Lewin K.(1948), I conflitti sociali. Saggi di dinamica di gruppo, Franco Angeli, Milano, 1972.
Lewin K. (1951),Teoria e sperimentazione in psicologia sociale, Il Mulino, Bologna, 1972.
Lippman W. (1922), Public Opinion, trad.it. L’opinione pubblica, Donzelli, Roma 1995.
Livolsi M., Comunicazioni e cultura di massa, Hoepli, Milano 1969.
Longo G., Il simbionte. Prove di umanità futura, Milano: Mimesis 2014.
Lorenz K., Vivere é imparare, TEA, Milano 1993.
Losito G., Il potere dei media, NIS, Urbino 1995.
Lovari A., Networked citizens. Comunicazione pubblica e amministrazioni digitali, FrancoAngeli, Milano 2013.
Lovink G. (2012), Networks Without a Cause, trad.it. Ossessioni collettive. Critica dei social media, EGEA, Milano 2012.
Luhmann N. (1968), Vertrauen. Ein Mechanismus der Reduktion sozialer Komplexität, trad.it. La fiducia, Bologna, Il Mulino, 2002.
Luhmann N. (1984), Soziale Systeme, Suhrkamp, Frankfurt 1984, trad.it. Sistemi sociali. Fondamenti di una teoria generale, Il Mulino, Bologna 1990..
Luhmann N. (1990). The Autopoiesis of social Systems, in N.Luhmann, Essays on Self-Reference, New York: Colombia University Press.
Luhmann N. (1991) Soziologie des Risikos, trad.it. Sociologia del rischio, Milano, Bruno Mondadori, 1996.
Luhmann N. (1992), Beobachtungen der Moderne, trad.it. Osservazioni sul moderno, Armando, Roma 1995.
Lupton D. (1999a), Risk, trad.it. Il rischio. Percezione, simboli, culture, Il Mulino, Bologna 2003.
Lyotard J.F. (1979), La condition postmoderne. Rapport sur le savoir, trad.it. La condizione postmoderna, Feltrinelli, Milano 1982.
Maffei L., Elogio della ribellione, Il Mulino, Bologna 2016.
Magatti M., Oltre l’infinito. Storia della potenza dal sacro alla tecnica, Feltrinelli, Milano 2018.
Maldonado T., Critica della ragione informatica, Milano, Feltrinelli 1997.
Maldonado T., Realtà e virtuale, Feltrinelli, Milano 1995.
Mancini P., Manuale di comunicazione pubblica, Laterza, Roma-Bari, 2002.
Mannheim K. (1935), L’uomo e la società in un’età di ricostruzione, Ed. di Comunità, 1959.
Marcuse H. (1964), The One-Dimensional Man. Studies in the Ideology of Advanced Industrial Society, trad.it. L’uomo a una dimensione, Einaudi, Torino 1967.
Margiotta U., Teoria della formazione, Carocci, Roma 2015.
Marinelli A., Connesioni. Nuovi media, nuove relazioni sociali, Guerini & Associati, Milano 2004.
Maritain J. (1947), La persona e il bene comune, Morcelliana, Brescia 2009.
Marshall T.H. (1950), Citizenship and Social Class and Other Essays, Cambridge: Cambridge University Press 2002
Martinelli A., La modernizzazione, Laterza, Roma-Bari1998.
Marturano A., Etica dei Media. Regolare la società dell’informazione, FrancoAngeli, Milano 2000 (con prefazione di A. Abruzzese e postfazione di S. Maffettone).
Mattelart A. (1991), La communication-monde. Histoire des idées et des stratégies, trad.it. La comunicazione mondo, Il Saggiatore, Milano 1994.
Maturana H.R., Varela F.J. (1980). Autopoiesis and Cognition, trad.it., Autopoiesi e cognizione. La realizzazione del vivente, Venezia: Marsilio 1985.
Maturana H.R., Varela F.J. (1985), The Tree of Knowledge, trad.it., L’albero della conoscenza, Milano: Garzanti 1987.
Mayer V., Schönberger, Cukier K. (2013), Big Data, trad.it. Big data. Una rivoluzione che trasformerà il nostro modo di vivere – e già minaccia la nostra libertà, Garzanti, Milano 2013.
Mazzoli L., Il patchwork mediale. Comunicazione e informazione fra media tradizionali e media digitali, FrancoAngeli, Milano 2012.
McLuhan M. (1962), The Gutenberg Galaxy, trad.it. La Galassia Gutenberg. Nascita dell’uomo tipografico, Armando, Roma 1976.
McLuhan M. (1964), Understanding Media: The Extensions of Man, trad.it. Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano 1987.
McLuhan M., Powers B.R. (1989), The Global Village: Transformations in World Life and Media in the 21st Century, trad.it. Il Villaggio Globale: XXI secolo, SugarCo, Varese 1992.
McQuail D. (1983), Mass Communication Theory. An introduction, trad.it. Le comunicazioni di massa, Il Mulino, Bologna 1986.
Mead G.H. (1934), Mind, Self and Society, trad.it. Mente, Sé e società, Barbèra, Firenze 1966.
Menduni E., La televisione, Il Mulino, Bologna 1998.
Merton R.K. (1965), On the Shoulders of Giants: A Shandean Postscript, trad.it., Sulle spalle dei giganti, Bologna: Il Mulino 1991
Merton R.K. (1990), Teoria e struttura sociale, Bologna, Il Mulino (III volumi).
Metayer G. (1986), La società è malata di mass-media?, Armando, Roma.
Meyrowitz J. (1986), No Sense of Place: The Impact of Electronic Media on Social Behavior, trad.it. Oltre il senso del luogo. L’impatto dei media elettronici sul comportamento sociale, Baskerville, Bologna 1993.
Mills C.W. (1956), The Power Elite, trad.it. L’élite del potere, Feltrinelli, Milano 1959.
Mills C.W. (1959), The Sociological Imagination, trad.it., L’immaginazione sociologica, Il Saggiatore, Milano 1962.
Mills C.W. (1963), Power, Politics and People, trad.it. Saggi di sociologia della conoscenza, Bompiani, Milano 1971.
Mitchell D. (2014), Strategie per la didattica inclusiva, Erickson, Trento 2017.
Montessori, M. (1992), Come educare il potenziale umano, Garzanti, Milano.
Mora E., Comunicazione e riflessività. Simmel, Habermas, Goffman, Vita & Pensiero, Milano 1994.
Morcellini M., Mazza B. (a cura di), Oltre l’individualismo. Comunicazione, nuovi diritti e capitale sociale, FrancoAngeli, Milano 2008.
Morin E. (1973), Le paradigme perdu: la nature humaine, trad.it., Il paradigma perduto. Che cos’è la natura umana?, Milano: Feltrinelli 1974.
Morin E. (1977-2004), La Méthode, trad. it. vol I-VI. Il Metodo, Raffaello Cortina Editore, Milano 2001, 2002, 2004, 2005, 2007, 2008.
Morin E. (1990), Introduction à la pensèe complexe, trad.it., Introduzione al pensiero complesso, Milano: Sperling & Kupfer 1993.
Morin E. (1999a), Les sept savoirs nécessaires à l’éducation du futur, trad.it., I sette saperi necessari all’educazione del futuro, Milano: Raffaello Cortina 2001.
Morin E. (1999b). La tête bien faite, trad.it., La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero, Milano: Raffaello Cortina 2000.
Morin E. (2015), Penser global, trad., 7 lezioni sul Pensiero globale, Milano: Raffaello Cortina Ed.2016.
Morin, E., Ciurana, É.-R., Motta, D.R. (2003), Educare per l’era planetaria, Armando, Roma 2004.
Morozov E. (2011) The Net Delusion. The Dark Side of Internet Freedom, trad.it. L’ingenuità della rete. Il lato oscuro della libertà di internet, Codice ed., Torino.
Mortari, L. (2017), La sapienza del cuore, Raffaello Cortina Ed., Milano.
Mumford L. (1934). Technics and Civilization, trad.it., Tecnica e cultura, Milano: Il Saggiatore 1961.
Mumford L. (1967),The Myth of Machine, trad.it. Il mito della macchina, Il Saggiatore, Milano 1969
Nagel T. (1997), The Last Word, trad.it. L’ultima parola. Contro il relativismo, Feltrinelli, Milano 1999.
Natoli S., Il fine della politica, Bollati Boringhieri, Torino 2019.
Negroponte N. (1995), Being Digital, trad.it. Essere digitali, Sperling & Kupfer, Milano 1995.
New Scientist (2017), Machines that Think, trad.it., Macchine che pensano. La nuova era dell’intelligenza artificiale, Edizioni Dedalo, Bari 2018.
Nietzsche F. (1878), Menschliches, Allzumenschliches. Ein Buch für freie Geister, trad.it. Umano troppo umano, Milano, Mondadori 1989.
Nietzsche F. (1883-1885), Also sprach Zarathustra. Ein Buch für Alle und Keinen, trad.it. Così parlò Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno, Rizzoli, Milano 1985.
Noelle Neumann E. (1973), Return to the Concept of Powerful mass-media, in «Studies of Broadcasting», 9, 1973.
Noelle Neumann E. (1984), The Spiral of Silence. Public Opinion-Our Social Skin, trad.it. La spirale del silenzio, Meltemi, Roma 2002.
Norris P. (2011). Democratic Deficits: Critical Citizens Revisited, Cambridge: Cambridge University Press.
Nussbaum M.C. (2010), Not for Profit. Why Democracy Needs the Humanities, Princeton University Press, Princeton.
Nussbaum M.C., Giustizia sociale e dignità umana. Da individui a persone, Il Mulino, Bologna 2002 (intr. di C. Saraceno).
Ordine N., L’utilità dell’inutile. Manifesto, Bompiani, Milano 2013.
Ortega y Gasset J. (1930), La rebelión de las masas, trad.it. La ribellione delle masse, Utet, Torino 1979.
Orwell G. (1949), 1984, Mondadori, Cles (TN) 1994.
Paccagnella L. (2010), Open access. Conoscenza aperta e società dell’informazione, Bologna, Il Mulino.
Packard V. (1958), The Hidden Persuaders, trad.it. I persuasori occulti, Einaudi, Torino1958.
Papini A. (2014), Post-comunicazione, Guerrini Associati, Milano 2014.
Parsons T. (1951), The Social System, trad.it. Il sistema sociale, (intr. di L. Gallino), Comunità, Milano 1965.
Parsons T. (1991), La struttura dell’azione sociale, Il Mulino, Bologna.
Pavlov I.P. (1936), Dvadcatiletnij opyt ob” ektivnogo izučenija vysšej nervnoj dejatel’nosti (povedenija) životnyh, trad.it. I riflessi condizionati, Bollati Boringhieri, Torino 1994.
Perniola M., Contro la comunicazione, Einaudi, Torino 2004.
Perniola M., Miracoli e traumi della comunicazione, Einaudi, Torino 2009.
Piaget, J. (1970), Psicologia e pedagogia, Loescher, Torino.
Piaget, J. (1973), La costruzione del reale nel bambino, La Nuova Italia, Firenze.
Pievani T., Imperfezione. Una storia naturale, Raffaello Cortina Ed., Milano 2019.
Popitz H. (1995). Der Aufbruch zur artifiziellen Gesellschaft, trad.it., Verso una società artificiale, Roma: Editori Riuniti 1996.
Popper K.R. (1934), The Logic of Scientific Discovery, trad.it., Logica della scoperta scientifica. Il carattere auto correttivo della scienza, Torino: Einaudi 1970.
Popper K.R. (1994), The Myth of the Framework: In Defence of Science and Rationality, trad.it. Il mito della cornice. Difesa della razionalità e della scienza, Il Mulino, Bologna 1995.
Popper K.R. (1996), Tutta la vita è risolvere problemi, Rusconi, Milano.
Popper K.R., Condry J. (1994), Cattiva maestra televisione, Donzelli, Milano.
Popper K.R., Lorenz K. (1996), Il futuro è aperto, Rusconi, Milano.
Postman N. (1992), Technopoly. The Surrender of Culture to Technology, trad.it. Technopoly. La resa della cultura alla tecnologia, Bollati Boringhieri, Torino 1993.
Pratkanis A.R., Aronson E. (1996), Psicologia delle comunicazioni di massa, Bologna, Il Mulino.
Prigogine I. – Stengers I. (1979), La Nouvelle Alliance, trad.it., La nuova alleanza, Torino: Einaudi1981.
Prigogine I. (1996), La fin des certitudes, trad.it., La fine delle certezze. Il tempo, il caos e le leggi della natura, Torino: Bollati Boringhieri, 1997.
Privitera W., Sfera pubblica e democratizzazione, Laterza, Roma-Bari 2001.
Profumo F. (a cura di), Leadership per l’innovazione nella scuola, Il Mulino, Bologna 2018.
Pulcini E., L’individuo senza passioni, Individualismo moderno e perdita del legame sociale, Bollati Boringhieri, Torino 2011.
Putnam R.D. (2000), Bowling alone. The collapse and revival of American community, trad.it. Capitale sociale e individualismo. Crisi e rinascita della cultura civica in America, Il Mulino, Bologna 2004.
Quartiroli I., Internet e l’Io diviso. La consapevolezza di sé nel mondo digitale, Bollati Boringhieri, Torino 2013.
Rainie L., Wellman B. (2012). Networked: The New Social Operating System, trad.it., Networked. Il nuovo sistema operativo sociale, Milano: Guerini 2012.
Rawls J. (1971). A Theory of Justice, trad. it., Una teoria della giustizia, Milano: Feltrinelli 1982.
Revelli M., Finale di partito, Einaudi, Torino 2013.
Revelli M., Sinistra Destra. L’identità smarrita, Laterza, Roma-Bari 2007
Rheingold H. (1993), The Virtual Community, trad.it. Comunità virtuali, Sperling & Kupfer, Milano 1994.
Rheingold H. (2002), Smart Mobs, trad.it. Smart mobs. Tecnologie senza fili, la rivoluzione sociale prossima ventura, Raffaello Cortina Ed., Milano 2003.
Rheingold H. (2012), Net Smart. How to Thrive Online, trad.it. Perché la rete ci rende intelligenti, Raffaello Cortina Ed., Milano 2013.
Richieri G. (1993), La TV che conta, Bologna, Baskerville.
Riesman D. (1948), The Lonely Crowd, trad.it. La folla solitaria, Il Mulino, Bologna 1956.
Rifkin J. (1995), The End of Work. The Decline of the Global Labor Force and the Dawn of the Post-Market Era, trad.it. La fine del lavoro. Il declino della forza lavoro globale e l’avvento dell’era post-mercato, Baldini & Castoldi, Milano 1995.
Rifkin J. (2000). The Age of Access, trad.it., L’era dell’accesso, Milano: Mondatori, 2000.
Riotta G., Il web ci rende liberi? Politica e vita quotidiana nel mondo digitale, Einaudi, Torino 2014.
Robins K., Webster F. (1999), Times of the Technoculture: From the Information Society to the Virtual Life, trad.it. Tecnocultura. Dalla società dell’informazione alla vita virtuale, Guerini & Associati, Milano 2003.
Robinson, K. (2015), Scuola creativa. Manifesto per una nuova educazione, Erickson, Trento 2016.
Rodotà S., Il mondo nella rete. Quali i diritti, quali i vincoli, Laterza, Roma-Bari, 2014.
Rodotà S., Tecnopolitica. La democrazia e le nuove tecnologie della comunicazione, Laterza, Bari 1997.
Rolando S. (a cura di), Teoria e tecniche della comunicazione pubblica. Dallo Stato sovraordinato alla sussidiarietà, ETAS, Torino 2001.
Rolando S., Comunicazione, potere e cittadini. Tra propaganda e partecipazione, EGEA, Milano 2014.
Rullani E., Economia della conoscenza. Creatività e valore nel capitalismo delle reti, Carocci, Roma 2004.
Sadin É. (2018), L’Intelligence artificielle on l’enjeu du siècle, trad.it., Critica della ragione artificiale, LUISS University Press, Roma 2019.
Sartori G., Homo videns, Laterza, Bari 1997.
Sassen S. (1998), Globalization and its Discontents, trad.it. Globalizzati e scontenti. Il destino delle minoranze nel nuovo ordine mondiale, Il Saggiatore, Milano 2002.
Scheer L. (1994), La démocratie virtuelle, trad.it. La democrazia virtuale, Costa & Nolan, Genova 1997.
Sen A. (1992), Inequality Reexamined, trad.it. La diseguaglianza. Un riesame critico, Il Mulino, Bologna 1994.
Sennett R. (1998), The Corrosion of Character: The Personal Consequences of Work in the New Capitalism, trad.it. L’uomo flessibile: le conseguenze del nuovo capitalismo sulla vita personale, Feltrinelli, Milano 2000.
Shaw E.F. (1979), Agenda-Setting and Mass Communication Theory, in «Gazette» n° 2.
Shils E. (1969), “La società di massa e la sua cultura”, in AA.VV., L’industria della cultura, Torino, Einaudi.
Sifry M.L., (2011), WikiLeaks and the Age of Trasparency, trad.it. Oltre WikiLeaks. Il futuro del movimento per la trasparenza, EGEA, Milano 2011.
Simon H.A. (1947), Administrative Behavior, trad.it., Il comportamento amministrativo, Bologna: Il Mulino 1958.
Simon H.A. (1997). Models of Bounded Rationality, Volume 3, Empirically Grounded Economic Reason, trad.it., Scienza economica e comportamento umano, Torino: Edizioni di Comunità, 2000.
Simon H.A.(1959), Theories of Decision-making in Economics and Behavioral Science, in “American Economic Review”, 49, pp.253-83.
Simone R., Presi nella rete. La mente ai tempi del web, Garzanti, Milano 2012.
Sloman S., Fernbach P. (2017), The Knowledge Illusion, trad.it., L’illusione della conoscenza, Raffaello Cortina Ed., Milano 2018.
Snow P. (1987), La cultura dei mass-media, Nuova ERI Torino.
Sombart W. (1923), Die Anfänge der Soziologie, trad.it. Le origini della sociologia, Armando, Roma 2009.
Sorice M., Le comunicazioni di massa, Editori Riuniti, Roma, 2000.
Sorice M., Sociologia dei mass media, Carocci, Roma 2009.
Statera G., Società e comunicazioni di massa, Palumbo, Palermo 1992.
Stewart T.A (2001), The Wealth of Knowledge, trad.it. La ricchezza del sapere. L’organizzazione del capitale intellettuale nel XXI secolo, Ponte alle Grazie, Milano 2002.
Stiglitz J.E. (2002), Globalization and Its Discontents, trad.it. La globalizzazione e i suoi oppositori, Einaudi, Torino 2002.
Strauss L. (1959), What is Political Philosophy ?, The Free Press Sundquist, J.L., New York.
Taleb N.N. (2012), Antifragile, trad.it., Antifragile. Prosperare nel disordine, Milano: il Saggiatore 2013.
Taylor C. (2007), A Secular Age, trad.it. L’età secolare, Feltrinelli, Milano 2009.
Taylor C. (1991), The Malaise of Modernity, trad.it. Il disagio della modernità, Laterza, Roma-Bari 1994
Tegmark M. (2017), Vita 3.0, Raffaello Cortina Ed., Milano 2018.
Thompson J. B. (1995), The Media and Modernity. A Social Theory of the Media, trad.it. Mezzi di comunicazione e modernità, Il Mulino, Bologna 1998.
Todorov T. (1995), La vie commune. Essai d’anthropologie générale, trad.it. La vita comune. L’uomo è un essere sociale, Pratiche Ed., Milano 1998.
Todorov T.(1995). La vie commune. Essai d’anthropologie générale, trad.it., La vita comune.L’uomo è un essere sociale, Milano: Pratiche Ed. 1998.
Toffler A. (1980), The Third Wave, trad.it. La Terza Ondata, Sperling & Kupfer, Milano 1987.
Tomlinson J. (1999), Globalization and Culture, trad.it. Sentirsi a casa nel mondo. La cultura come bene globale, Feltrinelli, Milano 2001.
Tönnies F. (1887), Gemeinschaft und Gesellschaft, Leipzig, O.R. Reislad; trad.it. Comunità e società, Comunità, Milano 1963.
Touraine A. (1992), Critique de la modernité, trad.it. Critica della modernità, Il Saggiatore, Milano 1993.
Touraine A. (2004), Un nouveau paradigme. Pour comprendre le monde aujourd’hui, trad.it. La globalizzazione e la fine del sociale. Per comprendere il mondo contemporaneo, Il Saggiatore, Milano 2008.
Tramma S. (2008), L’educatore imperfetto, Carocci, Roma 2017.
Turing A.M (1992), Collected Works of A.M.Turing, trad.it., Intelligenza Meccanica, Bollati Boringhieri, Torino 1994.
Turkle S. (2011), Alone Together. Why we expect more from technology and less from each other, trad.it. Insieme ma soli. Perché ci aspettiamo sempre più dalla tecnologia e sempre meno dagli altri, Codice Ed., Torino 2012.
Turkle S. (2015), Reclaiming Conversation. The Power of Talk in a Digital Age, trad.it., La conversazione necessaria. La forza del dialogo nell’era digitale, Einaudi, Torino 2016.
Urbinati N., Liberi e uguali. Contro l’ideologia individualista, Laterza, Roma-Bari 2011.
Veblen T. (1899), The Theory of the Leisure Class, trad.it. La teoria della classe agiata, Il Saggiatore, Milano 1969.
Veca S. (1990), Cittadinanza. Riflessioni filosofiche sull’idea di emancipazione, Feltrinelli, Milano 2008.
Vidali P., Esperienza e comunicazione nei nuovi media, in G.Bettetini, F.Colombo, Le nuove tecnologie della comunicazione, Bompiani, Milano 1994.
Watzlawick P., Helmick Beavin J., Jackson D.D. (1967), Pragmatic of Human Communication. A Study of Interactional Patterns, Pathologies, and Paradoxes, trad.it. Pragmatica della comunicazione umana. Studio dei modelli interattivi, delle patologie e dei paradossi, Astrolabio, Roma 1971.
Weber M. (1904-1905), Die protestantische Ethik und der Geist des Kapitalismus, trad.it. L’etica protestante e lo spirito del capitalismo, Sansoni, Firenze 1965.
Weber M. (1919), Politik als Beruf Wissenschaft als Beruf, trad.it. Scienza come professione, in Id., Il lavoro intellettuale come professione, Einaudi, Torino 1966 (nota introduttiva di D. Cantimori).
Weber M. (1919), Politik als Beruf, trad.it. La politica come professione, in Id., Il lavoro intellettuale come professione, Einaudi, Torino 1966 (nota introduttiva di D. Cantimori).
Weber M. (1922), Gesammelte Aufsätze zur Wissenschaftslehre trad.it. Il metodo delle scienze storico-sociali, Einaudi, Torino 1958.
Weber M. (1922), Wirtschaft und Gesellschaft. Grundriß der verstehenden Soziologie, trad.it. Economia e società. Lineamenti di sociologia comprendente, Comunità, Milano 1961 (5 voll.).
Weber M. (1922). Gesammelte Aufsätze zur Wissenschaftslehre trad.it., Il metodo delle scienze storico-sociali, Torino: Einaudi, 1958.
Weil E. (1957), Masses et individus historiques, trad.it. Masse e individui storici, Editori Riuniti, Roma 2000.
Weil S. (1955), Réflexions sur les causes de la liberté et de l’oppression sociale, trad.it., Riflessioni sulle cause della libertà e dell’oppressione sociale, Adelphi, Milano 1983.
Weil S. (1959), Leçons de philosophie, trad.it., Lezioni di filosofia, Adelphi, Milano 1999.
Wiener N. (1948), Cybernetics: or Control and Communication in the Animal and the Machine, trad.it. La cibernetica, Il Saggiatore, Milano 1968.
Wiener N. (1950), The Human Use of Human Beings, trad.it. Introduzione alla cibernetica. L’uso umano degli esseri umani, Bollati Boringhieri, Torino 1966.
Wolf M., Gli effetti sociali dei media, Bompiani, Milano 1995.
Wolf M., Teorie delle comunicazioni di massa, Bompiani, Milano 1985.
Zuckerman E. (2013), Rewire. Digital Cosmopolitans in the Age of Connection, trad.it. Rewire. Cosmopoliti digitali nell’era della globalità, EGEA, Milano 2014.
Immagine: opera di Jacek Yerka.
Allego due delle pubblicazioni scientifiche:
- For an inclusive innovation. Healing the fracture between the human and the technological in the hypercomplex society
https://link.springer.com/article/10.1007/s40309-017-0126-4 #PeerReviewed
- Chapter 10. Controversies on hypercomplexity and on education in the hypertechnological era
https://benjamins.com/catalog/cvs.15.11dom #PeerReviewed
Segnalo alcuni articoli e contributi:
Un’inclusione per pochi. La civiltà ipertecnologica verso la società dell’ignoranza? (1996)
Educare alla complessità…perché “Democrazia è complessità” (1995)
Tra conoscenza e controllo sociale (spunti per una lettura critica)
“Per un’innovazione inclusiva**: ricomporre la frattura tra l’umano e il tecnologico”
“Innovare significa destabilizzare”. Perché la (iper) complessità non è un’opzione
“Il grande equivoco. Ripensare l’educazione (#digitale) per la Società Ipercomplessa”
“La società asimmetrica* e la centralità della “questione culturale”: le resistenze al cambiamento e le “leve” per innescarlo”
“L’ipercomplessità e una crisi non soltanto economica. Ripensare il sapere e lo spazio relazionale”
“La condizione del sapere nella società della conoscenza: tra condivisione e riproducibilità “tecnica”(?)”
La comunicazione ridotta a marketing #PianoInclinato
Tra le interviste, condivido volentieri:
Intervista concessa a l’Huffington Post: “La cultura della complessità come cultura della responsabilità”
Intervista concessa a VITA: “Nella società ipercomplessa, la strategia è saltare le separazioni”
#CitaregliAutori
Vi ringrazio per il tempo dedicato e Vi auguro buona riflessione.
N.B. Condividete e riutilizzate pure i contenuti pubblicati ma, cortesemente, citate sempre gli Autori e le Fonti anche quando si usano categorie concettuali e relative definizioni operative. Condividiamo la conoscenza e le informazioni, ma proviamo ad interrompere il circuito non virtuoso e scorretto del “copia e incolla”, alimentato da coloro che sanno soltanto “usare” il lavoro altrui. Le citazioni si fanno, in primo luogo, per correttezza e, in secondo luogo, perché il nostro lavoro (la nostra produzione intellettuale) è sempre il risultato del lavoro di tante “persone” che, come NOI, studiano e fanno ricerca, aiutandoci anche ad essere creativi e originali, orientando le nostre ipotesi di lavoro.
I testi che condivido sono il frutto di lavoro (passione!) e ricerche e, come avrete notato, sono sempre ricchi di citazioni. Continuo a registrare, con rammarico e una certa perplessità, come tale modo di procedere, che dovrebbe caratterizzare tutta la produzione intellettuale (non soltanto quella scientifica e/o accademica), sia sempre meno praticata e frequente in molti Autori e studiosi.
Dico sempre: il valore della condivisione supera l’amarezza delle tante scorrettezze ricevute in questi anni. Nei contributi che propongo ci sono i concetti, gli studi, gli argomenti di ricerche che conduco da vent’anni: il valore della condivisione diviene anche un rischio, ma occorre essere coerenti con i valori in cui si crede.
BREVE BIO:
Fellow della World Academy of Art & Science, è Scientific Director del Complexity Education Project e Director (Scientific Listening) presso il Global Listening Centre. Insegna Comunicazione pubblica, Attività di Intelligence, Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi e Sociologia dei Fenomeni Politici presso l’Università degli Studi di Perugia. Visiting Professor presso l’Universidad Complutense di Madrid, ha partecipato, e tuttora partecipa, a progetti di rilevanza nazionale e internazionale, con funzioni di coordinamento; inoltre, ha tenuto lezioni e conferenze in numerosi atenei nazionali e internazionali. È Membro dell’Albo dei Revisori MIUR e del WCSA (World Complexity Science Academy), fa parte di Comitati scientifici nazionali e internazionali. Si occupa da oltre vent’anni (didattica, ricerca, formazione) di complessità e di teoria dei sistemi con particolare riferimento alle organizzazioni complesse ed alle tematiche riguardanti l’educazione, la comunicazione, l’innovazione, la cittadinanza, la democrazia, l’etica pubblica. Da molti anni, collabora con riviste scientifiche e di cultura, oltre che con diverse testate. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, tra le quali:
Pubblicazioni scientifiche (una selezione):
Per un’etica dei new-media (1996-98); La comunicazione nella società ipercomplessa. Istanze per l’agire comunicativo (2005); La società dell’irresponsabilità (2010); La comunicazione nella società ipercomplessa. Condividere la conoscenza per governare il mutamento (2011); Dentro la Società interconnessa. Prospettive etiche per un nuovo ecosistema della comunicazione (2014); Communication and Social Production of Knowledge. A new contract for the Society of Individuals, in «Comunicazioni Sociali», n°1/2015, Vita & Pensiero, Milano 2015; La filosofia come “dispositivo” di risposta alla società asimmetrica e ipercomplessa in AA.VV., Il diritto alla filosofia. Quale filosofia nel terzo millennio?, Bologna 2016; Post-Humanist Utopia and the Search for a New Humanism in the Hypercomplex Society in «Comunicazioni Sociali», n°3/2016, Vita & Pensiero, Milano 2016; Dominici P., Oltre la libertà …di “essere sudditi”, Casa della Cultura, Milano 2017; Sicurezza è Complessità sociale in AA.VV. (a cura di), Sociologia della sicurezza. Teorie e problemi, Mondadori, Milano 2017; The Hypercomplex Society and the Development of a New Global Public Sphere: Elements for a Critical Analysis, in, RAZÓN Y PALABRA, Vol. 21, No.2_97, Abril-junio 2017; (2017), Of Security and Liberty, of Control and Cooperation. Terrorism and the New Ecosystem communication. Italian Sociological Review, 7 (2); “Fake News and Post-Truths? The “real” issue is how democracy is faring lately”, in «Sicurezza e scienze sociali», V, 3/2017, FrancoAngeli, 2018; Objects as systems. The educational and communicative challenges of the hypertechnological civilization, 2018; Oltre la linearità. Esplorare le connessioni…tra ordine e caos, in Programmare il mondo. Sfida e opportunità, OTM, Media Duemila, 2018; For an Inclusive Innovation. Healing the fracture between the human and the technological, in, European Journal of Future Research, Springer, 2017; “The hypertechnological civilization and the urgency of a systemic approach to complexity. A New Humanism for the Hypercomplex Society” in, AA.VV., Governing Turbolence, Risk and Opportunities in the Complexity Age, Cambridge 2017; Controversies on hypercomplexity and on education in the hypertechnological era, in, A.Fabris & G.Scarafile, Controversies in the Contemporary World, © John Benjamins Publishing Company, 2019.
Short Bio
Prof. Piero Dominici (PhD), Fellow of the World Academy of Art & Science (WAAS), is Director (Scientific Listening) at the Global Listening Center and Scientific Director of the Complexity Education Project; he teaches Public Communication, Sociology and Intelligence Activities at the University of Perugia. As scientific researcher, educator, author and international speaker, his main areas of expertise and interest encompass (hyper)complexity, interdisciplinarity and knowledge sharing in the fields of education, systems theory, technology, innovation, intelligence, security, citizenship and communication. Member of the MIUR Register of Revisers (Italian Ministry of Higher Education and Research) and of the WCSA (World Complexity Science Academy), he is also standing member of several of the most prestigious national and international scientific committees. Author of numerous essays, scientific articles and books.
Email: piero.dominici@unipg.it
[1] Cfr. P.Dominici (1996), op.cit
[2] Cfr. in particolare: Mumford, L. (1934), Tecnica e cultura, Il Saggiatore, Milano 1961; Mumford L. (1967). The Myth of Machine, trad.it., Il mito della macchina, Milano: Il Saggiatore 1969; si veda anche: Foucault M., Tecnologie del Sé. Un seminario con Michel Foucault, Bollati Boringhieri, Torino 1992.
[3] Cfr. P.Dominici, 1995 e sgg.
[4] Cfr. P.Dominici, op.cit., 1996-2017.
[5] Ibidem.
[6] Ibidem.